Il 14 Marzo del 1861 è da tutti gli storici riconosciuto come il giorno in cui il tricolore divenne la bandiera ufficiale del nostro amatissimo paese; 153 anni dopo va in scena, nel complesso sportivo della Canottieri Milano la sfida tra Canottieri e Basketown. 

A DISPOSIZIONE DI COACH Bossi: Turco, Ripamonti, Camponogara, Reprima, Mantovani, Rosi, Casartelli, Restucci, Monfardini, Alghisi (Under 19), Gastaldi.
INDISPONIBILI: Mancuso (Infortunio) e Oltolina (Infortunio, comunque presente sugli spalti assieme ad un Matteo Crosta in serata ispirata).
 STARTING FIVE: Monfardini, Turco, Camponogara, Mantovani, Ripamonti. 
Primo quarto definibile quanto meno strano. Dopo due inizi partita in cui “The Alien” ET4 aveva aperto il punteggio a nostro favore, ‘stavolta è il turno di Ripamonti: il nostro 5 fa capire sin dalle prime battute della gara che è in serata, tant’è che nei primi due minuti piazza 6 punti e 3 rimbalzi. Gli attacchi sono fluenti e ben orchestrati, con ottimi ribaltamenti ed intelligenti letture da parte dei play e delle ali piccole a servire i lunghi sotto canestro; la difesa è solida, non fosse per le triple concesse sul gioco a due ripetutamente proposto da Canotta, sul quale il palleggiatore si arresta e tira ad alta percentuale: è però doveroso chiarire che i primi 6 punti siglati dalla squadra di casa (2 dei tiri da 3 segnati all’inizio dai nostri avversari) sono figli di un grande aiuto dei ferri eccessivamente sgangherati, che li accolgono sfidando le leggi della fisica di Newton e provocando a quest’ultimo plurime convulsioni nella propria tomba a Westminster. 
Per riassumere, Btown propositiva, che registra il maggior numero di possessi e che gestisce per più tempo la palla a spicchi, e Canottieri pronta a pungere in ogni occasione utile, complice un’ottima precisione nel tiro da fuori e una grande attitudine al rimbalzo offensivo. 
La sirena del primo periodo suona sul 15-17 Btown.
Secondo quarto fotocopia del primo, anche da punto di vista del parziale (solo un punto in più siglato da noi rispetto al periodo precedente, uguale marcatura da parte dei nostri avversari). Non c’è molto da dire, le due squadre si affrontano a viso aperto, anche se la sensazione è che i ragazzi di coach B siano più in palla. Btown cerca di correre di più e di evitare attacchi statici, e questo comporta la necessità di una transizione difensiva più celere: velocità non sempre rispettata, in quanto è in questo quarto che una vecchia conoscenza della difesa di Btown riaffiora: il problema del lato debole; troppo spesso i nostri avversari ricevono il pallone sul lato debole, prendendo un tiro pulito piedi a terra, oppure attaccando il ferro e scaricando il pallone per un extra-pass. Per nostra fortuna le percentuali al tiro dei ragazzi in Nero si abbassano, e spesse volte l’extra-pass finisce nelle mani a random o di Mantovani o di Rosi, che fanno prontamente partire un contropiede. Soffriamo sempre un po’ sui rimbalzi offensivi, segno che il tagliafuori non sempre è contemplato. I secondi dieci minuti si concludono sul 30-33 sempre per Btown (15-16 il parziale).
Terzo periodo superlativo per i ragazzi di Coach Bossi. Subiamo un parziale di 5-0 all’inizio del quarto, e subito con la mente gli spettatori di fede Bianco-Rossa riandava alla partita precedente, in cui “terzo quarto” fu sinonimo di “Blackout, Houston Houston abbiamo un problema”. Invece stiamo con la testa sul pezzo, e, dopo il primo contraccolpo, reggiamo e tiriamo fuori il carattere. Salgono in cattedra Restucci, Ripamonti e Rosi. L’asticella della nostra difesa sale ulteriormente, complice anche la press a tutto campo divenuta ormai un marchio di fabbrica BT: tanti palloni recuperati, spesse volte addirittura nella stessa metà campo avversaria, portano a facili appoggi al vetro; quando non riusciamo ad arrestare sul nascere le azioni avversarie, a difesa schierata lavoriamo ottimamente sul loro pick&roll in punta, col difensore del bloccante che esce spalle parallele alla linea laterale in aiuto e recupero per permettere al compagno “bloccato” di adeguare l’uscita. Questa difesa “forte” porta Canotta a tiri fuori ritmo ed affrettati per l’approssimarsi dei 24s. I ragazzi in Bianco-Nero subiscono il colpo in maniera importante. Il quarto si chiude sul 6-24 per Btown (36-57).
L’ultimo quarto, come spesso descritto nelle cronache precedenti, si profila come una ricerca di aggancio da parte di Canottieri e un tentativo di amministrazione del fieno messo in cascina da parte dei nostri. Primi minuti quantomeno bruttini: il caos regna sovrano e non è raro vedere palle perse in serie dall’una e dall’altra parte a mo’ di Ping Pong. Piccolo problema è che già al quarto minuto circa abbiamo esaurito il bonus di squadra, col risultato tutt’altro che piacevole che i nostri avversari, ogni azione scorretta subìta, si fanno un viaggio in carrozza sino alla linea della carità (ove per altro le nostre medie piangono). Superato il caos iniziale, Canottieri tenta di graffiare con attacchi veloci ad alta percentuale, Btown invece preferisce gestire il pallone con attacchi lunghi, rendendosi amichetto del dopo scuola il cronometro. Quarto che si conclude 13-11 per i nostri avversari. Risultato finale 49-68 per i ragazzi di coach Bossi.
Buona prova dei 12, che si comportano bene e dimostrano di aver percepito il messaggio lanciato da coach Bossi il lunedì precedente: più intensità sia in difesa che in attacco, più corsa, più forza mentale e concentrazione. Da riportare la prestazione alla Kevin Love di Ripamonti (22 punti+13 rimbalzi+ 8 assist), che a fine partita la dedica all’infortunato Oltolina sucitando in lui commozione quasi incontrollabile (per esagerare un po’). Ottimi Restucci e Rosi. 
Prossimo appuntamento Sabato 22 vs Cerro Maggiore, altra rivincita da prendersi.
TABELLINO: Gastaldi 4, Alghisi, Monfardini 6 (1 da 3), Restucci 10, Casartelli, Rosi 8, Mantovani 5, Reprima 2, Camponogara 4, Ripamonti 22, Turco 7 (1 da 3). 
All.Bossi
Mauro Oltolina