Caro Kobe…

Caro Kobe,
non ero pronto, nessuno era pronto.
Non avrei potuto leggere notizia peggiore. Scrivo queste cose adesso perché ancora non avevo realizzato, e ancora adesso faccio fatica a crederci. Tu sei stato per me quello che sei stato per miliardi di ragazzi, una fonte di ispirazione, una guida, un dio.
Mi innamorai di te nelle Finals 2009.
Mio fratello, tifoso Lakers sfegatato e io, non tifoso Lakers ma un TUO tifoso sfegatato, seguimmo le partite in diretta alle 3 di notte con la mamma arrabbiata per il casino che facevamo.
Quelle finali le hai vinte 4-1, ti sei divorato i Magic, mi hai fatto innamorare di te, della tua voglia, tenacia, grinta.
Da quelle Finals é nato il mio amore per il basket e per il mondo NBA e non mi sono più perso una partita delle finali in diretta. L’anno successivo contro i Celtics ti sei preso la rivincita del 2008, lí sei entrato di diritto nell’Olimpo.
Dopo qualche anno ti sei rotto il tendine d’Achille, il tuo fisico iniziava a cedere, e io iniziavo ad accettare l’idea di non vederti più su un campo da basket.
Poi è arrivata la tua Farewell Season.
La tua ultima partita, anche quella seguita in diretta, ero troppo piccolo per gli 81, ma i tuoi ultimi 60 punti contro i Jazz me li sono gustati tutti dal primo all’ultimo.
Poi il discorso finale con cui hai fatto scendere qualche lacrima a tutto il mondo.
Poi la cerimonia del ritiro delle maglie, altre lacrime.
E poi arriva questo giorno, un fulmine a ciel sereno. Ho sperato fino all’ultimo istante che fosse una fake news, un fraintendimento. Purtroppo no, è successo davvero.
La cosa che mi fa ancora più male è che se n’è andata con te pure la tua Gigi di 13 anni, lei che doveva portare avanti la tua eredità sul campo da basket. Ma non c’è fine al peggio, la piccola Koko, di appena 7 mesi, non conoscerà mai il suo papà.
Non ci sono parole per descrivere quello che è successo, voglio solo rendere omaggio, nel mio piccolo, come tutti stanno facendo, al campione, all’uomo e al padre che Kobe è stato in questi 41 anni.

Riposa in pace Leggenda, sarai sempre nel mio cuore.

Andrea Iosca