U14 Rosso: Campionato Finito

Era stato un sogno (e qualcuno aveva pure sognato l’impossibile) poi il risveglio ha lasciato quel dolceamaro a ricordare il tempo di quei due gironi, il primo arrivati ultimi, il secondo primi (l’eterna domanda: meglio ultimo dei primi o primo degli ultimi?) per poi approdare ai sudati e non scontati playoff studiati per selezionare senza appello il più meritevole.

Contro un avversario creato per giocare ad altri livelli il verdetto era piuttosto scontato, restava la passione del tifo nostrano, l’incitamento per questa squadra di ragazzi che comunque stanno bene insieme incitati dalla squadra dei genitori che ha costruito una sua storia.

Le sconfitte bruciano sempre, ci mancherebbe, e non si può nemmeno dire che sia stata una sconfitta onorevole, eppure negli occhi di questi ragazzi, a parte una giusta dose di delusione, non si poteva vedere la faccia dei perdenti.

Chi in campo, chi fuori, riuscivano ancora a sorridere, consci che questa partita se l’erano conquistata tempo fa e adesso poteva starci perderla, ma con la voglia di non regalarla troppo perché non c’è peggior sconfitta se vissuta da perdenti senza la volontà della perseveranza del volersi migliorare.

Michael Caine, attore di altra epoca, nel film The Weather Man, parla così: ”Per ottenere qualcosa di valore ci si deve sacrificare. Lo sai che la cosa più difficile da fare e la cosa giusta da fare di solito sono la stessa cosa?”

Ecco, adesso non resta che fare una piccola analisi di se stessi, sapersi giudicare, a campionato finito, e trovare i punti che devono essere migliorati.

Vale per gli atleti e per il coach che ringraziamo per la costante azione educatrice nei confronti delle Furie Rosse.

I ragazzi amano gli atleti perché inseguono i loro sogni, ma se vuoi vedere un miracolo..sii il tuo miracolo (M Freeman).

Grazie lo stesso, Furie Rosse, crederci è stato importante, fate tesoro di queste esperienze e ricordatevi che le vittorie nascono dalle sconfitte, dal duro lavoro durante gli allenamenti, dall’impegno, dal campetto e dalla vostra volontà.

Non conta come cadi, conta come ti rialzi.

 

Hocham Belk!