BASKETSCHOOL – MINI OLIMPIA ROSSA 1936 ARMANI  19 – 48
“RED SHOES ARE BACK” !!!…..e così si vince!!
Bella la partita di oggi a prescindere dal risultato finale che ci ha visti sconfitti. 

Per ben due volte i nostri ragazzi sono arrivati vicini vicini senza mai sorpassare gli avversari da subito alla rincorsa della vittoria, sempre pronti a distaccarsi cogliendo ogni occasione.
Nonostante un clima pre-partita teso che agitava quasi tutti gli animi dei nostri la partita è scorsa fluida e sempre alta di ritmo portando i nostri a reggere un “distacco” faticoso da incassare ma non terribile (considerato l’avversario).
Bella la partita di oggi, la più difficile del nostro campionato.
Bella perché ci ha dato la misura di come stiamo o potremmo stare in campo e bella perché ci siamo misurati con un avversario forte, aggressivo, molto determinato ma leale. Niente da dire!
Rubo una frase dalla panchina del nostro allenatore “sono ragazzi come voi, non hanno nulla in più di voi e a voi non manca nulla….non fanno altro che quello che potreste fare anche voi impegnandovi e credendoci” semplici parole (mi sembra di riportarle con fedeltà) tradotte con gran cuore ed intelligenza, bravo Alberto molto consapevole e lucido nella conduzione della gara.
È vero ai nostri ragazzi non manca proprio nulla ma sicuramente qualcosa è da “affinare”.
Loro sono stati l’esempio di come si fa….aggressivi nel contatto fisico ma non eccessivamente fallosi, molto concentrati sulla partita ed attenti al gioco quindi capaci di disporsi bene in campo, di capirsi nei passaggi e nei tiri con una buona capacità di reagire sempre.
Un bell’esempio….non hanno fatto ne’ miracoli ne’ prodezze.niente che con un po’ più di concentrazione ed impegno non possa riuscire anche ai nostri ragazzi.
Non hanno fatto ne’ miracoli ne’ prodezze ma hanno la “maturità” di una “squadra”, tutti insieme convinti dritti fino alla vittoria…..
Complimenti ai vincitori ed ora l’ARMANI non fa più paura…..tanta ed ancora di più la nostra volontà di ri-misurarsi al ritorno.
Ma il tabellone brucia da morire (non siamo riusciti a fotografarlo anche se è scolpito dentro di noi!).