U15: quei fatali ultimi 3 minuti…

Minuti e secondi: tempo che sembra piccolissimo, ma non in questo fantastico, seppur beffardo, sport dove minuti e secondi sono un eternità, un lasso di tempo che ti può cambiare l’umore, il corso della partita e il campionato. È quello che è successo ai Belk in quel di Ebro.

Partita importantissima dal punto di vista della classifica: Vincere significa continuare a lottare per il secondo posto (qualificazione diretta), perdere invece mette a rischio anche arrivare tra le prime quattro per giocarsi poi gli spareggi. Inizio a ritmi alti, ma con le mani che tremano e sono tanti gli errori al tiro (10-13). Poi, forse per l’emozione o la poca continuità in attacco, nel secondo periodo la Basketown segna solo 4 punti (gli avversari non vanno molto meglio mettendone a referto 9).

Terzo periodo che vede i Belk con un’altra faccia e approccio, infatti tentano un allungo andando a +6 all’inizio dell’ultimo periodo. Si continua su questo ritmo e sono i Belk a condurre andando a +13. A 2 minuti il vantaggio è ancora in doppia cifra (+10) e qui comincia qui il suicidio Basketown: tiri inspiegabilmente affrettati, la pressione di Ebro (che fino a quel momento non aveva dato problemi) sembra insuperabile, tiri da 3 degli avversari che vanno a segno (prima dell’ultimo periodo neanche uno segnato)e decisioni arbitrali dubbie. Il risultato è che Ebro arriva a battere il libero del tecnico a 4 secondi dalla fine in situazione di parità. Libero sbagliato e tiro finale che fa il giro del ferro prima di uscire quindi overtime. I Belk ormai sono distrutti psicologicamente, non vogliono credere a quello che è successo e non rientrano neanche in campo regalando la vittoria agli avversari. La partita non l’ha vinta Ebro: l’ha persa la Basketown che ha permesso ad avversari più affamati di vittoria di rientrare.

Lacrime e pianti per questa sconfitta che brucia tantissimo: ma è proprio dalle lacrime e dalle sconfitte che nascono le vere squadre, capaci di trovare unità e forza nei momenti difficili

Nella vittoria come nella sconfitta, una squadra vera è formata da giocatori che si sostengono l’un l’altro, che sono pronti a dare tutto per il compagno affianco. Questo è quello che dobbiamo diventare, partendo da questa partita, perché è dalle sconfitte e dall’impegno che nascono le vittorie!!!!

HOCHAM

TABELLINI

Rosella 14, Falco 8, Doria 4, Longo, Dallagiovanna 3, Rabughino, Balzano 3, Ghezzi 4, A. Pignatelli 11, Acerbi, L.Pignatelli 4, Baldoni